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| Io tenterò di spiegare a te dal principio ogni cosa. Da sempre infatti, ma anche nei giorni scorsi, siamo abituati sia io che gli altri ad andare aventi e indietro presso Socrate, radunandoci perfino davanti al tribunale in cui fu prodotta la sentenza; infatti era vicino al carcere. Rimanevamo dunque ekastòte finchè la prigione non venisse aperta, discutendo gli uni gli altri, ma si apriva non di buon mattino; andavamo da Socrate quando veniva aperta e trascorrevamo lì la maggior parte del giorno. Allora e anche il giorno dopo ancora ci raccogliemmo: infatti il terzo giorno dopo che uscimmo dalla galera la sera venimmo a sapere che la nave da Delo era partita. Annunciammo dunque gli uni agli altri che eravamo giunti assai presto dell'abitudine. E giungemmo, e uscito il custode, che era solito stare in ascolto, ci disse di aspettare e di non lasciarlo prima che lui lo ordini: disse "Gli 11 liberano Socrate e comandano che muoia questo giorno". Trattenutosi non molto tempo, giunse e ci ordinò di entrare.
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